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DIRITTO AMMINISTRATIVO

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Se avete a che fare con un’autorità pubblica, o siete un ente o un soggetto pubblico che deve applicare una normativa spesso ambigua e contraddittoria, avete bisogno di avvocati che sanno lavorare con l’amministrazione o, se necessario, contrastarla efficacemente perché conoscono le regole speciali che la riguardano e sono consapevoli del livello degli interessi in gioco. RFA è lo Studio Legale che vi serve.

Il diritto amministrativo riguarda i poteri e le funzioni delle autorità amministrative, il modo con cui devono essere esercitati e le tutele previste per chi ne è danneggiato quando le autorità ne abusano. Copre un ambito vasto e diversificato ed ha procedimenti e regole sue proprie, soggette a continuo mutamento, la cui applicazione (oltre che spesso la sua creazione) spetta ad una molteplicità di soggetti (dallo Stato ed alle altre amministrazioni centrali, alle Regioni, ai Comuni e alle altre amministrazioni locali, alle agenzie ed autorità indipendenti di settore, alle società a partecipazione pubblica e ai concessionari di servizi pubblici). L’impatto dell’attività dell’amministrazione sulla vita dei cittadini e sulle imprese riguarda molti profili: in alcuni casi si tratta di ottenere una prestazione, un servizio, un contratto di appalto, o un’autorizzazione necessaria per lo svolgimento di un’attività o per la realizzazione di un’opera, oppure si discute della loro corretta esecuzione; in altri, si tratta di opporsi ad un provvedimento autoritativo o a un comportamento di un soggetto pubblico che danneggia illegittimamente i vostri diritti o interessi. La tutela nei confronti dell’attività dei soggetti pubblici è affidata ad un ordine specializzato di Giudici “amministrativi” – i Tar e il Consiglio di Stato – distinto e separato da quelli “ordinari” che si occupano delle controversie tra privati.

Si tratta quindi di un’area del diritto del tutto peculiare, in cui non ci si può improvvisare e che richiede competenze specialistiche costantemente aggiornate ed esperienza specifica: che siate un’amministazione, un privato o un’impresa, noi ve le garantiamo con le professionalità, anche di livello accademico, di cui disponiamo nel settore e con la capacità di assistervi anche per gli eventuali profili penali connessi all’applicazione delle norme amministrative (c.d. “penale amministrativo”).

Qualunque sia il problema “amministrativistico” che dovete affrontare, troverete a RFA la competenza specializzata e l’esperienza qualificata di avvocati che da sempre si sono formati ed hanno lavorato in quest’ambito, considerandolo un’area di elezione.


 

Il settore degli appalti pubblici è una delle nostre specializzazioni “di punta”: che si tratti di consulenza preventiva in vista della partecipazione ad una gara o della sua predisposizione, di un contenzioso sul suo svolgimento ed il suo affidamento, ovvero dell’esecuzione del contratto abbiamo una vasta esperienza nell’assistere sia le stazioni appaltanti che le imprese appaltatrici, specialmente nei settori dei servizi e dei lavori. I partners dello Studio Legale RFA si sono occupati, tra l’altro, sia dal versante degli enti pubblici, che da quello delle imprese, di importanti gare per l’affidamento di appalti e concessioni di servizi pubblici nei settori del gas, dei rifiuti, dell’acqua, dei trasporti e della gestione dei beni culturali (“servizi museali”). Il “project financing“, le società miste e le altre forme di c.d. “partenariato pubblico-privato” (c.d. P.P.P.) sono istituti ulteriormente specialistici che sin dalla loro prima diffusione i nostri partners hanno approfondito e su cui hanno lavorato.

Il c.d. “governo del territorio“, ovvero l’indirizzo e il controllo amministrativo sull’attività edilizia e di trasformazione del territorio, realizzato tramite i diversi livelli della pianificazione urbanistica ed un complesso sistema di autorizzazioni, in cui si intrecciano profili diversi (da quelli propriamente edilizi-urbanistici, a quelli paesaggistici, a quelli di tutela del patrimonio ambientale e storico-culturale) di competenza di molteplicità di enti ed autorità diverse, è uno degli ambiti dell’attività delle amministrazioni in cui i rapporti tra il pubblico e il privato sono più difficili. La delicatezza degli interessi in gioco, le conseguenze economiche delle decisioni (o delle inerzie) amministrative, i tempi dei relativi procedimenti che tendono spesso a dilatarsi oltre il lecito, la scarsa chiarezza delle norme, dovuta alla loro sovrapposizione ai diversi livelli ed all’indecisione del legislatore che alterna in materia interventi di semplificazione ad altri ispirati ad una aprioristica sfiducia verso il cittadino, spiegano perché in questo settore può essere decisivo disporre di un’assistenza legale specialistica, come quella che potete trovare allo Studio Legale RFA, sia nella fase di predisposizione dell’operazione, sia che si tratti di difendere i vostri interessi in un ricorso. La nostra esperienza nel settore va dai casi più frequenti riguardanti gli interventi edilizi c.d. “minori” (non certo per il rilievo che assumono per gli interessati) che ogni proprietario immobiliare ed ogni tecnico ha dovuto affrontare confrontandosi con gli uffici del proprio Comune o la Sovrintendenza (e spesso anche con i propri “vicini”), a quelle riguardanti operazioni ed interventi immobiliari di più ampia portata o di trasformazione urbana, per cui abbiamo tra i nostri clienti enti locali, società pubbliche ed investitori privati, spesso stranieri. In tutti i casi, troverete “in più” al nostro Studio anche la capacità di affrontare in maniera specialistica gli eventuali risvolti penali della materia e, nel caso sia necessario, di difendervi nei relativi processi, dove la nostra percentuale di successi è significativa.

La corretta interpretazione ed applicazione della speciale disciplina dei procedimenti tramite i quali l’Amministrazione esercita il potere di espropriare i beni privati per ragioni di pubblica utilità per la realizzazione di opere di pubblico interesse è la prima condizione perché l’amministrazione possa portare a compimento progetti di sviluppo infrastrutturale nel rispetto dei tempi e dei costi prefissati. D’altronde, l’adeguato e tempestivo sfruttamento delle peculiari forme di partecipazione dei privati all’interno di tali procedimenti può consentire ai proprietari interessati o ai gruppi portatori di interessi diffusi (ambientali, paesaggistici, sanitari) coinvolti dalla realizzazione dell’opera pubblica di evitare o comunque di minimizzare l’impatto della stessa sui rispettivi interessi individuali o collettivi, ovvero quanto meno di garantire che la contropartita sia effettiva e commisurata al sacrificio subito. Lo Studio Legale RFA offre una solida esperienza nell’assistenza giudiziale e stragiudiziale, sia ai soggetti privati che alle pubbliche amministrazioni, nelle diverse fasi che caratterizzano le procedure espropriative: dalla progettazione preliminare dell’opera, alla corretta determinazione delle diverse indennità previste dalla normativa di settore, all’utilizzo di forme di cessione bonaria alternative all’esproprio. Quanto poi ai casi – invero assai frequenti – in cui l’Amministrazione si sia impossessata dei beni privati senza portare a termine la procedura espropriativa (c.d. “occupazione acquisitiva“) ne abbiamo trattati molti con successo, ottenendo, dove ancora possibile ed utile, la restituzione dei terreni, ovvero i dovuti risarcimenti, sia per le indennità per il periodo di illegittima occupazione, sia per il valore dei beni occupati quando la P.A. si sia determinata ad acquisirli.

La legislazione ambientale ha carattere trasversale e, partendo dal diritto amministrativo, abbraccia il diritto civile (per i profili risarcitori del “danno ambientale”) e sfocia spesso nel campo penale, visto che la tutela del bene primario “ambiente” viene sempre più frequentemente perseguita anche con l’imposizione di significative sanzioni penali. In un settore come questo, le competenze “multidisciplinari” che potete trovare allo Studio RFA sono la migliore garanzia di un’assistenza completa e qualificata. Le esperienze dei soci dello Studio, in particolare, vanno dall’attività svolta per agenzie regionali che svolgono funzioni in materia di protezione ambientale, o per le autorità che gestiscono i servizi nel settore dei rifiuti, alla difesa dinanzi ai giudici amministrativi e penali di imprese e consorzi industriali operanti in settori (come ad esempio quello della gestione del “ciclo” dei rifiuti, quello conciario o quello delle energie rinnovabili) più direttamente interessati dall’applicazione delle norme ambientali.

Per quanto comunemente si identifichi la materia esclusivamente con le tematiche risarcitorie per responsabilità medica e delle strutture sanitarie in seguito a casi di c.d. “medical malpractice” (che rientrano però nell’area civilistica), il diritto sanitario ha un’importante area “amministrativistica”. Essa si identifica in particolare nelle problematiche dell’organizzazione dei servizi sanitari (che riguardano in particolare le ASL e gli altri enti pubblici operanti nell’ambito dei servizi pubblici sanitari e socio-sanitari), del controllo delle attività sanitarie e socio-sanitarie private e del relativo sistema autorizzatorio (che dal lato passivo riguardano i soggetti e le imprese che operano nel settore) e del diritto alle relative prestazioni (come espressione del diritto alla salute che la Costituzione riconosce ad ogni “individuo”). E’ un’area altamente specialistica nella quale i partners dello Studio Legale RFA (ed in particolare Luca Righi, che negli ultimi anni ha tenuto il proprio corso universitario proprio in questa materia) hanno svolto plurime esperienze, sia in qualità di consulenti e componenti di organi di valutazione interna di enti pubblici del sistema sanitario regionale toscano, sia occupandosi per imprese interessate di questioni inerenti autorizzazioni, accreditamenti e convenzioni, ovvero relative all’affidamento di servizi socio-sanitari, nonché dell’applicazione del sistema sanzionatorio connesso alla violazione di norme in materia igienico-sanitaria (ad esempio nel settore alimentare). Anche in questo ambito, l’estensione dell’area di competenza ai profili di “penale amministrativo” si rivela particolarmente utile nei casi in cui il sistema sanzionatorio previsto dalla legge qualifica eventuali violazioni della disciplina sanitaria come reati.

Non sono molti gli avvocati che si occupano a livello veramente specialistico delle problematiche del turismo che, pur essendo sempre menzionato come uno dei più importanti per l’economia del nostro Paese, è, quanto alla disciplina amministrativa delle sue professioni ed imprese, uno dei meno conosciuti. Se operate nel settore turistico ed in quello dei beni culturali – che esercitiate una professione turistica, siate un’agenzia di viaggi o un tour operator, o una struttura ricettiva alle prese con questioni riguardanti le vostre “licenze“, ovvero un investitore che deve affrontare problematiche di “urbanistica turistica” o un’impresa del settore culturale impegnata nella gestione di siti culturali o strutture museali – allo Studio RFA troverete riconosciute professionalità che si occupano di queste tematiche da anni ad alto livello. Nel settore collegato dei beni culturali e della loro gestione, abbiamo assistito ed assistiamo realtà imprenditoriali locali e nazionali, per le tematiche connesse all’affidamento ed all’esecuzione delle concessioni dei c.d. “servizi museali” di siti di primaria importanza nazionale.

La c.d. “privatizzazione” del pubblico impiego degli anni Novanta non ha affatto eliminato la specificità di quest’ultimo rispetto al lavoro privato: anche se “contrattualizzato”, il rapporto di lavoro presso le pubbliche amministrazioni segue comunque una disciplina per molti aspetti ancora peculiare, il cui nucleo essenziale è oggi contenuto nell’apposito “testo unico” di cui al D.lgs. n. 165/2001, su cui il legislatore continua ad innestare frequenti modifiche, ora sulla spinta ora delle esigenze di bilancio, ora nel tentativo di porre in essere “riforme dell’amministrazione” che finiscono spesso per risolversi principalmente in revisioni del trattamento economico e giuridico dei pubblici impiegati. Il lavoro pubblico, in particolare quello nel settore sanitario e degli enti locali, è un’ambito “tradizionale” della nostra attività: dai concorsi pubblici per l’assunzione o le “progressioni verticali” (in cui i ricorsi sono rimasti di competenza dei giudici amministrativi), alle questioni inerenti operazioni di riorganizzazione che impattano sulle posizioni dei dipendenti, alle problematiche inerenti la “gestione” del rapporto di impiego (passate, con la “privatizzazione”, al Giudice del lavoro) – che si tratti di “progressioni orizzontali”, dell’assegnazione delle “posizioni organizzative“, del part-time, di problematiche disciplinari o di “mobbing” – abbiamo trattato negli anni una vasta “casistica”, assistendo sia gli enti che i loro dipendenti, sia in fase stragiudiziale, che negli eventuali contenziosi.

La possibilità di incorrere in procedimenti per responsabilità amministrativa c.d. “erariale” è un rischio che gli amministratori, i funzionari ed i dipendenti pubblici corrono laddove, nello svolgimento della propria attività determinino un danno, anche non meramente patrimoniale, per la P.A.. La competenza per i relativi giudizi è affidata alla giurisdizione speciale della Corte dei Conti. L’intensificazione delle attività ispettive e di controllo poste in essere dalle Procure regionali presso le Corti dei Conti, spesso stimolata per quello che riguarda gli enti locali da esposti provenienti da cittadini o dalle opposizioni politiche nei consigli comunali, quando non a seguito di indagini penali, ha fatto sì che il complesso dei “giudici contabili” abbia assunto negli ultimi anni un ruolo ben più incisivo di quello che svolgeva nel passato. Ove si sia coinvolti in questo tipo di procedimenti, è essenziale svolgere una difesa tempestiva ed efficace sin dalla fase preliminare del c.d. “invito a dedurre”. Per questo è opportuno affidarsi ad avvocati che conoscono, oltre alla disciplina sostanziale riguardante l’attività amministrativa “incriminata”, le regole peculiari del processo dinanzi ai giudici speciali contabili e sappiano valorizzare gli elementi che più spesso sono decisivi per dimostrare l’insussistenza della “responsabilità erariale” (come la mancanza del particolare grado di “gravità” dell’eventuale “colpa” richiesto per la sua configurabilità, o l’insussistenza del “danno”).